14 febbraio
Mercoledì delle Ceneri
"Fammi conoscere, Signore, le tue vie"
(Sal 24, 4a)
Mercoledì delle Ceneri
I domenica di Quaresima
II domenica di Quaresima
III domenica di Quaresima
IV domenica di Quaresima
V domenica di Quaresima
Domenica delle Palme e della Passione del Signore
Giovedì Santo
Venerdì Santo
Sabato Santo
Domenica di Pasqua «Risurrezione del Signore»
“Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale, perché si convertano a te con tutto il cuore, e, liberi dai fermenti del peccato, vivano le vicende di questo mondo sempre orientati verso i beni eterni” (Prefazio di Quaresima II, La penitenza dello spirito).
Il Prefazio citato ben evidenzia come la Quaresima sia un tempo di rinnovamento spirituale, di vera conversione, di allontanamento dal peccato.
È bene, quindi, invitare i fedeli, in più momenti durante il tempo di Quaresima, a celebrare il sacramento della penitenza, perché possano riconciliarsi con Dio e con i fratelli per giungere, rinnovati nello spirito, alle feste pasquali (cfr. Colletta, Giovedì IV settimana).
Si propone di utilizzare il Rito per la riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione individuale poiché “manifesta più chiaramente la natura ecclesiale della penitenza. I fedeli, infatti, ascoltano tutti insieme la parola di Dio, che proclama la sua misericordia e li invita alla conversione, confrontano la loro vita con la parola stessa, e si aiutano a vicenda con la preghiera. Dopo che ognuno ha confessato i suoi peccati e ha ricevuto l’assoluzione, tutti insieme lodano Dio per le meraviglie da lui compiute a favore del popolo, che egli si è acquistato con il sangue del Figlio suo” (Premesse al Rito della Penitenza, n. 22).
È necessario accertarsi che il numero dei presbiteri che ascoltano le confessioni sia adeguato a quello dei fedeli; un’attesa eccessiva per la riconciliazione sacramentale rischierebbe di appesantire eccessivamente la celebrazione.
Il Rito della penitenza offre, inoltre, due schemi di celebrazione penitenziale per la Quaresima (Rito della penitenza, pag. 118-125). Si ricorda che “le celebrazioni penitenziali sono riunioni del popolo di Dio, allo scopo di ascoltare la proclamazione della parola di Dio, che invita alla conversione e al rinnovamento della vita, e annunzia la nostra liberazione dal peccato, per mezzo della morte e risurrezione di Cristo. La loro struttura è quella abitualmente in uso nelle celebrazioni della parola di Dio, come viene proposta nel Rito per la riconciliazione di più penitenti” (Premesse al Rito della Penitenza, n. 36).
“I pastori, nel tempo di Quaresima, siano più disponibili per il ministero della riconciliazione e, ampliando gli orari per la confessione individuale, facilitino l’accesso a questo sacramento” (Paschalis sollemnitatis, n. 15).
RITO PER LA RICONCILIAZIONE DI PIÙ PENITENTI
CON LA CONFESSIONE E L’ASSOLUZIONE INDIVIDUALE
RITI INIZIALI
Canto
Saluto del celebrante
Monizione
“Tu ami tutte le creature, Signore, e nulla disprezzi di ciò che hai creato; tu dimentichi i peccati di quanti si convertono e li perdoni, perché tu sei il Signore nostro Dio” (Sap 11,24-25.27).
Fiduciosi nella misericordia del Signore, che accolse i peccatori e li riconciliò con il Padre, celebriamo il sacramento della penitenza, per giungere con spirito nuovo alle feste pasquali (cfr. Colletta, Venerdì II settimana di Quaresima).
Orazione
Il sacerdote invita tutti alla preghiera.
Fratelli, col peccato siamo venuti meno agli impegni del nostro Battesimo: preghiamo il Signore perché mediante la penitenza ci ristabilisca nel suo amore.
Tutti pregano per qualche tempo in silenzio.
Padre di misericordia e Dio di ogni consolazione,
che non vuoi la morte,
ma la conversione dei peccatori,
soccorri il tuo popolo,
perché torni a te e viva.
Donaci di ascoltare la tua voce
e di confessare i nostri peccati;
fa’ che riconoscenti per il tuo perdono
testimoniamo la tua verità
e progrediamo in tutto e sempre
nell’adesione al Cristo tuo Figlio,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
CELEBRAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Liturgia della Parola
È opportuno utilizzare le letture della Messe proposte per le Domeniche di Quaresima anno B.
Omelia
Esame di coscienza
Dopo l’omelia, si fa l’esame di coscienza. Anche se l’esame viene guidato con opportuni richiami e suggerimenti, vi s’inserisca sempre una pausa di silenzio, perché ognuno possa esaminarsi in modo più personale. Non si dimentichi di fare un esame particolarmente accurato sulle promesse battesimali, che verranno rinnovate nella veglia pasquale.
RITO DELLA RICONCILIAZIONE
Atto penitenziale
Il diacono (o, in sua assenza, un altro ministro) rivolge ai presenti questa esortazione:
Ecco, fratelli, il tempo favorevole, ecco il giorno della misericordia di Dio e della nostra salvezza; ecco il tempo in cui fu sconfitta la morte ed ebbe inizio la vita eterna. Ora nella vigna del Signore si fa
una nuova piantagione; si potano i vecchi tralci, perché facciano più frutto.
Ognuno di noi si riconosce peccatore, e mentre è stimolato alla penitenza dall’esempio e dalle preghiere dei fratelli, fa la sua umile confessione e dice: «Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Distogli lo sguardo dai miei peccati, Signore, e cancella tutte le mie colpe. Rendimi la gioia della tua salvezza e crea in me un cuore nuovo e generoso».
Con cuore pentito invochiamo il Signore che abbiamo offeso con le nostre colpe. Egli ci aiuti con il suo Spirito, perché nella Chiesa, comunità dei redenti dalla sua misericordia, possiamo unirci alla gloria del Signore risorto.
Il sacerdote asperge i presenti con l’acqua benedetta, mentre tutti cantano o dicono:
Purificami, o Signore,
sarò più bianco della neve.
Quindi il sacerdote dice l’orazione:
Padre santo e misericordioso,
che ci hai creati e redenti,
tu che nel sangue del tuo Figlio
hai ridonato all’uomo la vita eterna
perduta per le insidie del maligno,
santifica con il tuo Spirito
coloro che non vuoi lasciare
in potere della morte.
Tu, o Signore, che non abbandoni gli erranti,
accogli i penitenti che ritornano a te.
Ti commuova, o Signore,
l’umile e fiduciosa confessione dei tuoi figli;
la tua mano guarisca le loro ferite,
li sollevi e li salvi,
perché il corpo della Chiesa
non resti privo di nessuno dei suoi membri;
il tuo gregge, Signore, non sia disperso,
il nemico non goda della rovina della tua famiglia,
e la morte eterna non abbia mai il sopravvento
sui nati a vita nuova nel Battesimo.
A te salga, Signore, la nostra supplica,
a te il pianto del nostro cuore:
perdona i peccatori pentiti,
perché dai sentieri dell’errore
ritornino alle vie della giustizia
e guariti dalle ferite del peccato
custodiscano integra e perfetta
la grazia della nuova nascita nel Battesimo
e della riconciliazione nella Penitenza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio …
R. Amen.
Padre nostro
Il diacono o un ministro:
E ora, con le parole di Cristo nostro Signore, rivolgiamoci a Dio Padre, perché rimetta i nostri peccati e ci liberi da ogni male:
E tutti proseguono:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Il sacerdote conclude:
Guarda con bontà, o Signore, i tuoi figli,
che si riconoscono peccatori
e fa’ che liberati da ogni colpa
per il ministero della tua Chiesa,
rendano grazie al tuo amore misericordioso.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Confessione e assoluzione individuale
La preparazione alle confessioni individuali può essere favorita dalla proclamazione di brani biblici alternati con la preghiera dei salmi o con canti adatti.
RINGRAZIAMENTO
Terminate le confessioni dei singoli penitenti, il sacerdote che presiede la celebrazione, attorniato dagli altri sacerdoti, invita i presenti al rendimento di grazie e li esorta a compiere opere buone, che siano segno e manifestazione della grazia della penitenza nella vita dei singoli e di tutta la comunità. È bene quindi che tutti cantino un salmo o un inno, o recitino una preghiera litanica a lode della potenza e della misericordia di Dio.
Preghiera conclusiva di ringraziamento
O Dio, sorgente di ogni bene,
che hai tanto amato il mondo
da donare il tuo unico Figlio
per la nostra salvezza,
noi t’invochiamo per mezzo di lui
che con la sua passione ci ha redenti,
con la sua morte in croce ci ha ridato la vita,
con la sua risurrezione ci ha glorificati.
Guarda questa tua famiglia riunita nel suo nome,
infondi in noi la venerazione
e l’amore filiale per te,
la fede nel cuore, la giustizia nelle opere,
la verità nelle parole, la rettitudine nelle azioni,
perché al termine della vita
possiamo ottenere l’eredità eterna del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
RITO DI CONCLUSIONE
Il sacerdote benedice i presenti dicendo:
Ci benedica il Padre,
che ci ha generati alla vita eterna.
R. Amen.
Ci aiuti Cristo, Figlio di Dio,
che ci ha accolti come suoi fratelli.
R. Amen.
Ci assista lo Spirito Santo,
che dimora nel tempio dei nostri cuori.
R. Amen.
Quindi il diacono o un altro ministro o il sacerdote stesso, congeda l’assemblea:
Il Signore vi ha perdonato. Andate in pace.
R. Rendiamo grazie a Dio.