Repertorio per celebrare

Canto di ingresso: Attende Domine (RN 78) oppure Dono di grazia (RN 82)
Imposizione delle ceneri: Purificami, o Signore (RN 92)
Presentazione delle offerte: silenzio
Comunione: Ascolta le mie parole (RN 257)

 

Conoscere il Repertorio Nazionale

Attende Domine (RN 78)
Testo: liturgia
Musica: tradizionale
Fonti: Liber Cantualis, p.71
Uso: ingresso
Forma musicale: inno e ritornello

Rit.   Attende, Domine, et miserere,
quia peccavimus tibi.

Ad te, Rex summe, omnium Redemptor,
oculos nostros sublevamus flentes:
exaudi, Christe, supplicantum preces.

Dextera Patris, lapis angularis,
via salutis, janua caelestis,
ablue nostri maculas delicti.

Rogamus, Deus, tuam majestatem:
auribus sacris gemitus exaudi:
crimina nostra placidus indulge.

Tibi fatemur crimina admissa:
contrito corde pandimus occulta:
tua, Redemptor, pietas ignoscat.

Innocens captus, nec repugnans ductus,
testibus falsis pro impiis damnatus:
quos redemisti, tu conserva, Christe.

 (Adattamento italiano)

Rit.   A noi, tuo popolo, che a te ritorna,
dona la pace, Signore.

A te, Signore, che ci hai redento,
i nostri occhi solleviamo in pianto;
ascolta, o Cristo, l’umile lamento.

Figlio di Dio, capo della Chiesa,
tu sei la via, sei la porta al cielo,
con il tuo sangue lava i nostri cuori.

Tu sei grandezza, assoluto amore;
noi siamo terra che tu hai plasmato:
in noi ricrea la tua somiglianza.

Ti confessiamo d’essere infedeli,
ma il nostro cuore s’apre a te sincero;          
tu, Redentore, guardalo e perdona.                

Ti sei vestito del peccato nostro,
ti sei offerto come puro Agnello:
ci hai redenti, non lasciarci, o Cristo.

Il testo

Il testo latino, come l’adattamento in lingua italiana, fa riferimento al salmo 50 che sottolinea il carattere penitenziale del tempo di Quaresima. Allo stesso tempo, però, la supplica non è solo rivolta a Dio Padre ma anche a Cristo Redentore, colui che, in virtù del suo farsi carico dei nostri peccati, affronta e vince la morte facendo di noi un popolo di redenti. Il testo è composto in terzine di endecasillabi; ogni strofa ha struttura del tipo AAB.

La musica

La melodia è nel V modo. L’estensione è quella di una ottava, ideale per essere cantata da un’assemblea media. Il ritmo è sillabico, cioè strutturato sulla metrica del testo. Evitare di strutturarlo in cellule ritmiche ma farsi guidare proprio dal fluire delle parole: un declamato collettivo.

Quando e come utilizzarlo

L’utilizzo migliore è la forma responsoriale con il ritornello affidato all’assemblea. In sede di studio o di insegnamento ad una assemblea media, curare soprattutto la seconda parte del ritornello (quia peccavimus), perché la melodia presenta due salti di quarta nella stessa direzione melodica che possono procurare qualche problema.

La strofa, che consigliamo di affidare ad una voce solista, si presta ad essere “molto cantata”; ma proprio per il carattere del canto, suggerirei di evitare di evidenziare questo aspetto e curare piuttosto una esecuzione ditipo salmodico evitando di enfatizzare il climax della strofa (Exaudi Christe…) già importante di suo. La solennità del canto si sposa bene con un eventuale accompagnamento lineare da eseguirsi con organo.

Per il suo carattere e la sua solennità la destinazione migliore è quella di inno di ingresso nel tempo di Quaresima, in quanto introduce molto bene al “clima” celebrativo del tempo liturgico.